Krishna

Il Complotto del Buddha

Definizioni di complottista: 1. Chi organizza complotti. 2. Chi interpreta ossessivamente ogni evento come un complotto o parte di un complotto. 3. … Troverai la terza definizione alla fine dell’articolo.Platone.Nonostante per Platone avesse un significato ben più profondo, il Mito della Caverna contenuto nel libro VII della “Repubblica”, può essere… Leggi tutto »Il Complotto del Buddha

L’essenza della spiritualità. Atman e Abyasa secondo Dio.

Quarta lezione di Marco Ferrini seminario di Villa Vrindavana del 02 agosto 2010 (mattino).

Mi sono chiesto più volte come fosse possibile che le società tradizionali, solitamente imperniate su valori religiosi, potessero così facilmente convivere con crudeltà e degradazioni d’ogni genere.

Pensavo che senza l’affermazione della compassione come motivazione centrale nelle relazioni col mondo e con gli altri esseri, umani e non, non vi potesse essere un’etica accettabile. Vero è che in forme e nomi diversi, questa virtù è sempre stata enunciata a fondamento di ogni tradizione religiosa, anche se adattata alle categorie sociali e storiche in cui si era sviluppata, nella classicità poteva ascriversi sotto il titolo di “magnanimità”, nella cristianità come “carità”, per non parlare del ruolo che ha nel buddismo. Ma è stato un dialogo con Matsya Avatara che ha aperto un varco nella mia mente e mi ha spinto a ribaltare una visione stereotipata del mondo e della società, anche se certe cosiddette “intuizioni”, ne son certo, non nascono dal nulla e pure se appaiono come uno scatto rispetto a ciò che sembrava stabilmente acquisito, esse provengono da un lavorìo non sempre ben evidente sebbene reale.

Non riuscendo a distinguere quanto di ciò che conoscevo fosse il frutto di una mia personale riflessioneLeggi tutto »L’essenza della spiritualità. Atman e Abyasa secondo Dio.

Libertà e dovere.

Terza lezione di Marco Ferrini seminario Villa Vrindavana 01 agosto (pomeriggio) 2010

Molte domande/risposte interessanti che si intrecciano con questa breve terza lezione a proposito della reale motivazione che scoraggia Arjuna da compiere il proprio dovere.

Il fatto che Arjuna si preoccupi soprattutto del varna sankara, della confusione dei “colori”, delle caste, provocato dalla scomparsa dell’elemento maschile a causa della devastante guerra che si prepara, ha provocato domande che hanno a che vedere sia con la presunta rigidità del sistema sociale che con quello del maschilismo nelle società tradizionali.

E’ difficile accettare in una società secolarizzata come la nostra l’idea che la nascita non sia un elemento casuale determinato dal combinarsi di un dna maschile con uno femminile, bensì l’esatta conseguenza di un processo evolutivo alla cui base sta la volontà di agire in un senso piuttosto che in un altro. Alla luce del Karma le interpretazioni biologiche cedono il passo ad un ordine universale che tutto comprende e tutto spiega, nel quale troviamo la pura natura e la pura volontà come irresistibili forze al servizio di un’entità che appartiene ad una dimensione tanto reale quanto, paradossalmente, irraggiungibile dalla ragione.

Viene spiegato che la preoccupazione di mantenere una società ordinata secondo una gerarchia socio-spirituale deve essere la principale preoccupazione dei leader,Leggi tutto »Libertà e dovere.

La Bhagavad Gita può cambiare il modo di pensare e ricollocarci nell’universo.



Prima Lezione del secondo seminario di Marco Ferrini sulla Bhagavad Gita Cap. I-IV. Luglio 2010

In questa breve presentazione al secondo seminario sulla Bhagavad Gita, Marco Ferrini focalizza l’attenzione sui possibili livelli di lettura dell’opera, inserendola nel contesto letterario, storico e simbolico al quale appartiene. Si tratta di 700 strofe (shloka) all’interno del sesto libro del Mahabharata, il quale tratta del dharma, incarnato in prima persona dall’imperatore Yudishtira, figlio “naturale” di una donna e del dharma stesso. E’ la saga più grandiosa dell’umanità che sia mai stata scritta dove il bene e il male si scontrano in una battaglia alla quale partecipa l’universo intero e Dio stesso nella figura di Krishna, cugino di Arjuna, l’eroe mahabharatiano protagonista di primo piano. In questo scontro che provoca onde oltre l’umano ed il percettibile, trovano una mirabile sintesi le gioie e i dolori con tutti i dualismi che affliggono l’umanità e un teismo non dogmatico, amichevole, il quale mai occupa né restringe, ma anzi esalta, il libero arbitrio. E’ il tentativo di dare una spiegazione a ciò che di grandioso e di terribile c’è nell’universo a partire dal microcosmo interiore attraverso la legge che penetra e sostiene ogni particella del creato. Ma per questo c’è bisogno di una predisposizione alla lettura che non è quella abitualmente sperimentata in occidente; oltre il livello storico-letterario, pure bellissimo,Leggi tutto »La Bhagavad Gita può cambiare il modo di pensare e ricollocarci nell’universo.

07. Libertà, convinzioni profonde e sacrificio.

Riprendo la pubblicazione degli appunti dal primo seminario sulla Bhagavadgita tenuto da Matsyavatara nell’aprile 2010 con la settima lezione sulla centralità ed evoluzione del concetto di “sacrificio” dai Vada alla Bhagavadgita.
In questa settima lezione Marco Ferrini affronta un argomento spinoso. Fino a qui ci è stato detto che la peculiarità della situazione umana rispetto agli altri esseri, è quel libero arbitrio che permette all’uomo la scelta tra una scala di note dall’asura al deva. Ora invece ci viene spiegato che in realtà l’uomo non è poi così libero, poiché, in quanto incarnato, subisce i più disparati condizionamenti e le sue scelte, solo apparentemente libere, sono da questi ispirate. Vi sono forze della natura, i guna e forze socio-storiche nella società che Leggi tutto »07. Libertà, convinzioni profonde e sacrificio.

La libertà di servire

(Sesta ed ultima lezione di Marco Ferrini al seminario inverno 2010 isola d’Elba)

Il commento di Matsyavatara degli ultimi venti shloka dell’ottavo capitolo, ha messo in luce alcuni snodi fondamentali della Bhagavadgita, un alto concentrato di senso per il quale rimando all’ascolto della lezione e agli appunti che seguono. Propongo alcuni spunti di riflessione sul rapporto tra “paramam gatim”, il fine supremo, e la rivoluzione interiore che è necessaria all’uomo contemporaneo per poter comprendere un diverso senso di libertà, temi sviluppati da Marco Ferrini in questa breve lezione. Se provassimo a chiederci qual’è il nostro scopo supremo cosa sinceramente risponderemmo?Leggi tutto »La libertà di servire