Da alcuni anni partecipo alle attività di un centro per la diffusione delle scienze tradizionali dell’India, CSB Centro Studi Bhaktivedanta (poi spiego cosa significa), guidato da un maestro straordinariamente attivo e ispirato, Marco Ferrini, nome spirituale Matsya avatara (anche qui poi spiego).
Realizzo questo blog per condividere con chi ne ha piacere ciò che riesco a realizzare durante questo percorso di studio e di riflessione, soprattutto per scambiare idee con chi partecipa ai seminari e alle numerose conferenze e anche con chi non ne ha mai sentito parlare. Spesso, durante i seminari che il prof. Ferrini svolge in varie parti d’Italia, incontro persone che rivedo dopo mesi, nel frattempo mi piacerebbe tenere il contatto: così nasce questo esperimento. Ascolterò molto volentieri i vostri consigli e mi auguro una bella e divertente collaborazione.
Due parole sul contenuto e le persone.
Molte persone affrontano viaggi intercontinentali, investono ingenti risorse e molto tempo alla ricerca di qualcosa o qualcuno che possa aiutarli a realizzare una non ben definibile stabilità interiore.
E’ risaputo che l’India, prima di essere un gigante dell’economia, è sempre stata il punto di riferimento per chi volesse intraprendere un percorso di ricerca interiore; non sorprenderà dunque che molte persone si rechino nel subcontinente indiano alla ricerca di maestri della tradizione ed ascetici yogi. Ma per l’appunto l’occidentale ha una forma mentis occidentale, la quale sfortunatamente impone molte resistenze alla variopinta spiritualità indiana: personalmente vi avevo trovato più pittoresco che profondità. Potevo immaginare che a poche ore d’automobile da casa mia c’era qualcuno che poteva farmi assimilare, senza per questo dovermi vestire da indiano, l’antichissima, complessa e nobile tradizione spirituale dell’India classica?
Ho conosciuto il CSB nell’inverno del 2005, in occasione di un seminario residenziale a Colle Val d’Elsa, tra Siena e Firenze. Nonostante l’austerità della sistemazione mi sono trovato bene ed ho incominciato a capire il significato della parola sanscrita Bhaktivedanta. Bhakti si può tradurre come amore, ma nell’accezione più alta del termine, la stessa che usa Dante nell’ultima strofa del suo capolavoro: l’amor che muove il sole e l’altre stelle, vedanta è traducibile come conoscenza, ma una conoscenza che non è nozione, bensì realizzazione, come quando conosciamo qualcosa non solo teoricamente, ma perché ne abbiamo fatto l’esperienza.
E già la cosa si faceva interessante: chi non ha mai avuto la sensazione che l’origine delle nostre difficoltà stia nel conciliare il cuore col cervello? Insomma questa tradizione indiana mi appariva sempre meno una cosa da indiani e sempre più il fondo di un quadro sul quale l’umanità aveva dipinto le sue altezze e i suoi abissi.
Il leader di questo centro è appunto Marco Ferrini, personalità carismatica ed alta eloquenza toscana che si fondono in un’umiltà intelligente ed una sostanziale capacità di rinuncia, un’assoluta coerenza tra gli insegnamenti ed il comportamento personale che non vi capiterà tanto spesso di osservare. Un’intera vita dedicata alla divulgazione degli insegnamenti ricevuti dal suo maestro spirituale, il quale, probabilmente dotato di una certa preveggenza, dopo una breve frequentazione, attribuì al discepolo il nome spirituale Matsya avatara.
Gli avatara sono le discese della Divinità nel nostro mondo sotto forme diverse; Matsya in sanscrito significa pesce, ebbene Matsya avatara è Dio stesso che sottoforma di pesce recupera l’antico sapere dei Veda (le scritture sacre tradizionali), sprofondati nell’oceano primordiale (dell’ignoranza).
E ora incominciamo.
Un sentito ringraziamento a Graziano per questo Blog, spero che in tanti riusciamo a partecipare e condividere le esperienze acquisite durante i seminari di Shriman Matsya Avatara Prabhu.
Andrea Boni.
(Anantadeva dasa)
Bravo Graziano!
Grazie per questa iniziativa che, senz’altro, sarà terapeutica. E dalla quale in tanti potremo trarre ispirazione e aiuto.
Questi insegnamenti sono di vitale importanza e utilità per progredire nella consapevolezza, così da non sprecare l’importante opportunità che ogni incarnazione umana rappresenta. E affinchè la sofferenza che maya ci causa non sia stata vana…
Un abbraccio fraterno,
ts Milena
Grazie Milena.
Ho costruito questo blog grazie alla collaborazione di amici e amiche che come te hanno una spiccata propensione all’impegno spirituale e sociale insieme.
Siamo nel cuore dell’insegnamento della Bhagavad Gita, dove l’immanente e il trascendente trovano la sintesi nell’azione non egoica, compiendo la quale si assolve al proprio dovere e allo stesso tempo si arreca un beneficio al creato e alle creature insieme.
Se lo vorrai ti invito a partecipare nella forma che preferisci, ho apprezzato i link che ogni tanto mi invii e credo che farebbe piacere leggerli anche ai visitatori di questo blog.
Ti aspettiamo.
Caro Graziano grazie per avermi inviato questo link, apprezzo tanto il tuo modo di esporre ciò che stai vivendo e come semplicemente
lo offri. Anche o come te non sono un conoscitore di blog, mi fa piacere leggere il tuo per capire come funzionano.
Ho pensato, come mi indicasti tu, di poter inserire delle foto, ma prima dovrei sentire bene quali posso, sai la praivacy…..
se tu o qualcuno sa mi può aiutare? Grazie fin da ora. a presto.
fabrizio spinaci.
Caro Fabrizio grazie per l’incoraggiamento.
Riguardo alla privacy… non ci avevo pensato in effetti, posso chiedere.
Se intanto qualcuno legge e ci può aiutare gliene saremo riconoscenti.
graziano
Grazie caro Graziano
Questa bella iniziativa, consentirà ad ancora più persone di conoscere questi
millenari insegnamenti di cui tanto necessita l’uomo moderno, e che Shriman
Matsya Avatara Prabhu, sta divulgando con tanto amore con un linguaggio
moderno e coinvolgente.
Un caro saluto
Purushottama Das (Paolo Ciccarelli)
Caro amico,
è proprio questo il merito di Matsya Avatara e del CSB: divulgare un insegnamento che è indiano quanto Cristo fu palestinese!
Voglio dire che certi insegnamenti nascono e si sviluppano in un determinato contesto geografico e storico, ma poi lo stesso diventa un limite, qui sta l’importanza di chi trasmette la Tradizione con rinnovato linguaggio adatto ai contemporanei.
Sono persuaso che Marco Ferrini stia facendo questa operazione riguardo alla tradizione cui fa riferimento e che lo stia facendo bene.
Il fatto che sia riconosciuto come maestro non solo dall’autorità preposta (in questo caso sarà l’ISKON) ma da una quantità di discepoli e discepole che seguono i suoi insegnamenti, ne fa un maestro riconosciuto, ed è interessante notare il rapporto di reciprocità Maestro-discepolo, perché in questa reciprocità affettiva nasce l’autorevolezza e la devozione.
Grazie Paolo spero di sentirti presto.
ti sono riconoscente graziano,
sto iniziando a leggere i tuo blog, sono le 7 di mattino, e sento che il sorriso nasce spontaneo e scalda tutto il corpo. ti leggerò spesso
roberto
Benvenuto Roberto.
Mi son messo in questa impresa per riconoscenza al comune Maestro e per condividere con persone come te proprio il sorriso di cui parli.
Non so se tu parlavi di sorriso in senso metaforico, ma hai mai visto quanto è espressivo il sorriso dei maestri?
Io mi posso solo vagamente immaginare le preoccupazioni di chi ha la responsabilità di centinaia di discepoli, non si dice che il Maestro si prende il Karma del discepolo da Lui iniziato?
Eppure secondome non c’è niente di più ispirante del sorriso del Maestro!
Dalla gioia nasce l’amore come dalla cupezza nasce il disprezzo per il mondo.
Ne sono proprio convinto e se vuoi ti posso mandare una ricerca che ho fatto su un papa del duecento (Lotario di Segni – Papa Innocenzo III), personaggio quanto ness’un altro combattuto e dalla fede cupa autore di un testo intitolato… il disprezzo per il mondo! Tanto per capire quando l’ascesi diventa perversione!
“In attesa per la parola del Maestro, fissando la luce celata; in ascolto per udire i Suoi insegnamenti, nel bel mezzo della mischia; scorgendo il Suo minimo segno sopra alle teste della folla; udendo il Suo più debole sussurro, durante il più forte canto terreno”. Annie Besant. – Graziano, complimenti per l’attività che stai svolgendo e il contributo che offerto alla diffusione di parole e riflessioni di così alto valore! Barbara Frigerio
Ti ringrazio per l’incoraggiamento e per le belle parole.
Quando la poesia è arte parla direttamente all’anima, e non ci stanchiamo mai di ascoltarla.
So che tu sei una ricercatrice in campo scientifico, mi farebbe piacere una tua partecipazione, conoscere il punto di vista di una persona che come te conosce i meccanismi reconditi della natura materiale, può aiutarci a vedere nella giusta prospettiva quello che del creato ci lega e quello che invece ci ispira.
Grazie
Caro Graziano,
Siamo in due “Barbara”, io mi occupo di marketing e vendite, Barbara Ferrando é la ricercatrice alla quale é rivolto il tuo messaggio. E’ divertente, non é la prima volta che veniamo confuse per il nostro nome, che abbiamo scoperto non essere l’unica cosa che ci accomuna! Se desideri contattare Babi, la puoi incontrare su Facebook o attraverso il CSB. Ora potrai distinguerci! 😉