Si è appena concluso a Volterra (splendida città che meriterebbe di essere visitata anche solo per ammirare il capolavoro del Rosso Fiorentino, una deposizione assolutamente rivoluzionaria) il quarto seminario di Marco Ferrini (Matsyavatara) sul Mahabharata.
Io capisco coloro che manifestano un certo stupore nell’apprendere che qualcuno possa trascorrere la settimana di ferragosto ad ascoltare la più celebre narrazione della classicità indiana, anziché stendersi su una bella spiaggia mediterranea.
Ma c’è un’utilità che nessuna spiaggia di questo pianeta può procurare e che invece potrete trovare in questi incontri: un aiuto concreto per la vita di tutti i giorni, quando le ferie finiscono e ricomincia la routine.
Se siete fortunati, o lavorate o percepite una rendita, può andarvi peggio ed essere senza arte né parte. In tutti i casi, ogni giorno, ce la dobbiamo vedere con una quotidianità che non sempre si presenta come un’esaltante cavalcata nelle verdi praterie del Grande Spirito. Ad ogni passo una relazione compromessa o una circostanza imprevista ci risucchia nel vortice di un qui e ora che c’impegna e c’affatica.
Nel 1964 uscì L’uomo a una dimensione di Herbert Marcuse, un classico degli anni sessanta, nel quale l’autore sottolineava come la libertà dell’uomo contemporaneo fosse ridotta alla libertà di scegliere tra molti prodotti da consumare, delineando il profilo di una società meno brutale dei totalitarismi della prima metà del secolo, ma altrettanto unilaterale e totalizzante. A questa brillante analisi, come spesso succede tra i contemporanei, non ha poi corrisposto un’altrettanto valida via d’uscita. (altro…)
Archive for agosto 2014
Il Mahabharata Aiuta Qui e Ora
Posted in Senza categoria, tagged Mahabharata, matsyavatara on 20 agosto 2014| Leave a Comment »
Declinazione al presente imperfetto
Posted in Senza categoria, tagged Bhagavadgita, ricerca spirituale on 3 agosto 2014| 1 Comment »
Alla fine degli anni settanta, abitavo in un paese a meno di trenta chilometri da Firenze e non avevo mai visto cinesi, negli anni successivi, molto sporadicamente, incominciai ad incontrarne qualcuno, ma così raramente che mi parevano tutti uguali. Oggi che vedo cinesi ovunque, è per me del tutto normale attribuire a ciascuno la sua specifica fisionomia, come mi succede quando vedo un occidentale. Se vivessi a lungo in una colonia di pinguino imperiale o di castori, sono sicuro che mi succederebbe la stessa cosa. L’ovvia conclusione è che ogni essere vivente, umano, animale e persino vegetale, sia fisicamente diverso dall’altro.
L’esperienza ci dice che anche psicologicamente non ci sono due individui perfettamente uguali.
E com’è dal punto di vista spirituale? (altro…)